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 Pulizia dei sensori delle reflex digitali D.S.L.R.

Premessa:

Questo test non è a scopo pubblicitario, nè una guida da seguire ad occhi chiusi, ma un elemento in più su cui riflettere e prendere le proprie decisioni, non mi assumo alcuna responsabilità su eventuali danni subiti per aver seguito idee qui riportate.
IL consiglio migliore che posso dare non è solo quello di leggere questo scritto, ma di ripetere i test e farli vostri, infatti questi a me sono serviti per acquisire sicurezza, conoscenza dei materiali e prendere confidenza con la pratica della pulizia del sensore.

Questo è un test a carattere empirico e personale messo a disposizione di chiunque, presto o tardi si trova ad affrontare il problema della pulizia del filtro antialiasing posto di fronte al sensore delle reflex digitali (comunemente detto sensore), d'ora in avanti quando leggerete "sensore" si intende il filtro antialiasing.

 


Luogo dei test

 

I produttori non consigliano di pulire il sensore se non con la classica pompetta priva di pennello, ma di farlo pulire in un centro specializzato, ben lungi dal comunicare cosa usino in tali centri.
Personalmente, non posso lasciare una macchina fotografia via per una settimana e nemmeno voglio, quindi il problema ho dovuto affrontarlo e risolverlo in qualche modo.
Primo approccio considerare l'acquisto di un kit di pulizia, visto i costi mi è subito venuto il sospetto di un palese business a discapito dei soliti consumatori. Poi girando nel web, il sospetto è diventata certezza.

In internet si trovano sull'argomento diverse opinioni ed esperienze, quindi qui aggiungo i link piu interessanti e poi espongo la mia esperienza.

I Link:

http://www.pbase.com/copperhill/ccd_cleaning

http://puliziaccd.altervista.org/index.html

http://www.photosol.com/swabproduct.htm

Naturalmente per eseguire questi test la spesa totale è stata di gran lunga superiore all'acquisto di un kit di pulizia, ma in questo modo ho chiarito le idee a me stesso e spero anche a chi legga questo report.

I metodi esistenti sul mercato per la pulizia dei sensori:

  • A secco
  • Con tamponi siliconici
  • Con liquido e palette

Il metodo a secco prevede un pennello da caricare elettrostaticamente e passarlo sul sensore.
Scartato a priori, la carica elettrostatica può essere positiva o negativa, la polvere depositata sul sensore è tutta negativa? o positiva? il rischio è di toglierne e contemporaneamente depositarne altra sul sensore o nella camera oscura del sensore che poi finirebbe di nuovo sul sensore.
Altri metodi a secco non considerati per l'alto rischio di graffiare il sensore.

Il metodo dei tamponi siliconici mi sembra molto valido, so di un centro riparazioni che li utilizza, ma mi rimane il dubbio se possano togliere le particelle di polvere più ancorate dalla condensa, infatti questi tamponi non possono essere strofinati sul sensore ma solamente appoggiati.

Metodo adottato: con liquido.
La paletta imbevuta con liquido mi è sembrata la soluzione migliore, ma cosa usare?

 

Pec pad e palettine   

 

In rete esistono diversi prodotti, i più menzionati sono eclipse di photosol e sensor clean di visible dust. L'eclipse è noto essere alcool metilico puro, il liquido visible dust porta sull'etichetta isopropilen,(alcool isopropilico?) ma deve essere alquanto diluito con altre sostanze in quanto l'isopropilene è altamente infiammabile e invece tale composto è dichiarato non infiammabile.

Ho sentito poi altri colleghi che hanno visto i riparatori Nikon al lavoro con una sostanza alcoolica non meglio precisata, poi ho trovato in rete alcuni che usano comune alcool denaturato, oppure etere o ancora vetrill (non è uno scherzo), o meglio colui che ha utilizzato il vetrill dichiara che era una sostanza simile dedicata alla pulizia di apparecchiature elettroniche.

Più recepivo informazioni e più rimanevo confuso, alchè mi sono deciso a praticare dei test sulle sostanze più comunemente reperibili, ovvero:

  • Alcool denaturato 90° denaturato con metiletilchetone (Il metiletilchetone reagisce con i metalli leggeri, tipo l'alluminio, e con ossidanti forti; attacca diversi tipi di plastica. ...) Fonte
  • Alcool puro 95° o Etanolo (quello per fare i liquori)
  • Etere etilico puro (farmacia)
  • Nuncas High Tech (prodotto per pulizia) contiene oltre ad altro non dichiarato, methylchloroisothiazolinone e Methylisothiazolinone (Methylchloroisothiazolinone is known by the registered tradename Kathon CG when used in combination with methylisothiazolinone)
    Kathon CG/ICP Preservative is a highly effective, broad-spectrum biocide with excellent compatibility and stability and low toxicity at in-use levels. At very low concentrations, Kathon CG/ICP Preservative eradicates bacteria, fungi, and yeast cells for prolonged periods. In most cases Kathon CG/ICP can be the preservative of choice for applications in which traditional antimicrobials, such as sodium azide or thimerosal have been used.
    - Broad-spectrum antimicrobial activity toward bacteria, yeast and fungi.
    -Supplied in easy to use liquid formulations.
    -Compatible with protein and antibody applications.
    -Excellent stability.
    -Low concentrations needed, typically 6 - 15ppm.
    -Low toxicity.
    Fonte1 e Fonte2
    Il Nuncas segue inoltre le direttive: reg. ce 648/2004 ovvero il prodotto è biodegradabile.

http://www.nuncas.it/

Al momento ho escluso dai test l'alcool isopropilico perchè troppo lento come evaporazione.

Ho escluso anche il Vetrill, in quanto contiene ammoniaca (credo) e sostanze non meglio note tra cui profumi, ho inserito al suo posto un nuovo prodotto chiamato: Nuncas High Tech (7€.) dichiarato sull'etichetta privo di profumi, tensioattivi, solventi aggressivi.
Se avete letto la descrizione, tra i suo ingredienti c'è un conservante (preservative, non significa quello che pensavate in prima istanza) con potere funghicida e antibatterico, a me questa cosa conforta, e credo anche a chi conosce il problema del fungo da obiettivo.. (che il sensore ne sia immune???)

 

Nuncas

Il tutto utilizzato ovviamente con le palette autocostruite e con tessuto pec-pad.

Descrizione metodo:

Le palette le ho realizzate con il metodo descritto nel link sopra: http://puliziaccd.altervista.org/index.html
A differenza del Vincenzo Martino, ho fissato le palette alle astine con la colla a caldo.

 

Vetro per smussare gli spigoli
Immagini realizzate
con Motorola Q9,
(giusto per riempire il buco)

 

Ho fatto i test su dei filtri Cokin che sono fatti di una resina per scopi ottici, la cosa più simile che mi è venuta in mente che possa ricordare ill filtro che si va a pulire posto sopra al sensore.

Risultati:

Premetto che non è un test scientifico, ma sicuramente indicativo, ho inserito dei test sensitivi personali come odorato e tatto, per capire a sensazione il contenuto di eventuali residui, il test tattile è stato eseguito sfregando la sostanza tra le dita fino all'evaporazione (lavando le mani tra un test e l'altro), la sensazione di appicicaticcio alla fine del test con l'alcool è probabilmente dovuta al grasso della pelle che viene portato in superficie dall'evaporazione dell'alcool.
Quello sull'odorato, è stato fatto semplicemente annusando la paletta dopo l'uso ad evaporazione completata.

 
ETERE
ALCOOL 90
ALCOOL 95
NUNCAS
ALC.95+ETERE 10/1
Velocità di evaporazione.
Immediata
5" - 10"
4" - 8"
37"
3" - 6"
Sensazioni tattili. Secco, vellutato alla fine Secco, leggermente appicicaticcio alla fine. Secco, leggermente appicicaticcio alla fine. Oleoso, appicicaticcio alla fine. vedi alcool 95
Odore residuo. Nessuno Alcoolico Alcoolico Alcoolico  
Note ALone evidente dove viene staccata la paletta, corrosione della siringa utilizzata come contagocce. Leggerissimo alone in prossimità del distracco della paletta. Nessun alone percepito a vista. Nessun Alone Leggerissimo alone in prossimità del distracco della paletta.

a Temperatura ambiente di circa 20°C

 

Conclusioni:

Mi sento sicuramente di sconsigliare l'utilizzo di etere etilico, oltre all'alone che rilascia, il fatto che ha dato segni di corrosione non è esaltante, inoltre le pezzuole di pec pad utilizzate sono rimaste macchiate di marrone, probabilmente l'etere ha estratto il colorante utilizzato nel filtro sepia della Cokin, questo è accaduto anche con la miscela di alcool ed etere.
Ricordo che stiamo andando a pulire un filtro in cristallo che sicuramente (ipotizzo) è trattato in superficie con deposito di sostanze antiriflesso, quindi è bene che il liquido pulente sia meno aggressiva possibile.

Ho provato anche una miscela di alcool e Nuncas, pur accellerando il tempo di evaporazione non mi è sembrato molto diverso dal utilizzo del nuncas "puro".


Notare il colore rimosso dal filtro Cokin.

Qui sotto le foto delle provette in plastica (sto indagando che tipo, presumo pvc) lasciate per un giorno piene di liquido relativo.


L'alcool 95° è il più inerte, nessuna alterazione.

L'alcool 90° denaturato ha intaccato la provetta nel punto tra aria e liquido.

L'etere è il più aggressivo, deformando completamente la provetta.

 

La cosa che mi ha soddisfatto di più dei test è stato l'alcool a 95°, nessun alone e sufficiente velocità di evaporazione, anche il nuncas mi ha sorpreso in quanto alla qualità di pulizia, una volta evaporato non resta alcuna traccia (almeno apparente), il tempo di evaporazione è un po' eccessivo ma la sua coesione sicuramente non rischia di bagnare troppo la superficie inoltre non lascia aloni.


Quello che mi ha ispirato di questo prodotto.

 

Per sicurezza ho rieseguito le prove solo con gli elementi più rassicuranti ovvero l'alcool puro e il Nuncas, questa volta su altri materiali:

  • Una lastra di polaroid colorato.
  • Vetro (un vecchio filtro skylight)
  • Un CD
  • Un'altro filtro Izumar colorato

 

Risultato:

 
Polaroid
Vetro
CDR
Filtro Izumar
Alcool 95°
T " Evaporazione:
3 - 6
4 - 7
4 - 6
3 - 6
Alcool 95° Note:    
impercettibile alone nel punto di distacco
impercettibile alone nel punto di distacco
Nuncas
T " Evaporazione:
45
25
31
25
Nuncas Note:    
impercettibile alone
impercettibile alone
Alcool+Nuncas 5/5
T " Evaporazione:
10
8
15
8
Alcool+Nuncas 5/5
Note:
   
alone evidente
alone
Alcool Isopropilico
T " Evaporazione:
30
18
38
24
Alcool Isopropilico
Note:
Alone molto evidente
Alone molto evidente
Alone
Alone evidente
Etere
T " Evaporazione:
Immediato
Immediato
Immediato
Immediato
Etere
Note:
alone nel punto di distacco,
Asciuga troppo rapidamente
alone in diversi punti,
Asciuga troppo rapidamente
alone nel punto di distacco,
Asciuga troppo rapidamente
alone nel punto di distacco,
Asciuga troppo rapidamente

a Temperatura ambiente di circa 20°C

Conclusione:

Ho inserito all'ultimo momento anche l'alcool isopropilico ma come già sospettavo è il meno indicato in quanto è troppo lento e lascia evidenti residui (alone).
L'alone può dipendere, chiaramente dal liquido utilizzato ma anche da ciò che viene asportato e come potete vedere dai risultati anche dal materiale in quanto il cdr è quello che alla fine rivela sempre qualche alone.
Ho inserito di nuovo anche l'etere ma confermo i risultati precedenti.

Quindi assolutamente escludere l'alcool isopropilico.
Escluderei anche la nuova miscela di Nuncas + Alcool 95 diluiti al 50%, nonostante la velocità di evaporazione dà l'impressione di lasciare un qualcosa di oleoso.

Il Nuncas puro dà buoni risultati sul vetro e sul polaroid, ma con mio rammarico non mi è piaciuto il risultato sul filtro izumar e sul cdr, inoltre il tempo elevato di evaporazione è eccessivo, sicchè escluderei dall'utilizzare per la pulizia del sensore questo liquido, mentre mi sento di consigliarlo esattamente per lo scopo per cui è nato, ovvero pulizia di schermi lcd, plasma, lenti etc. con le modalità esposte sulla confezione.

La mia conclusione finale è quindi quella di usare l'etanolo, cioè l'alcool etilico a 95° non denaturato.

Mi riprometto di inserire prossimamente anche i test dell'eclipse di photosol e del sensor clean di visible dust.
Nel frattempo a scopo puramente ludico riporo alcune cifre.

-Alcool etilico €. 14,00/Lt.

-Eclipse €. 220,00/Lt

-Sensor clean €. 2.345,00/Lt

NO COMMENT

 

Controllo dello stato del sensore:

Caricare la batteria della macchina fotografica, dobbiamo essere sicuri infatti che l'otturatore non si chiuda accidentalmente mentre stiamo passando con la palettina sul sensore.

Si può controllare visivamente la presenza di polvere o pelucchi, utilizzando una lente e una fonte luminosa, nella foto una torcia a led modificata allo scopo.

 

 

Eseguire un primo test di scatto per controllare la presenza della polvere, utilizzando un obiettivo medio-tele, chiudere il diaframma almeno a F22 o superiore, impostare la macchina su priorità dei diaframmi ("A").
Posizionarsi di fronte ad una superficie bianca, io uso il notepad sul computer, e scattare, non importa se il tempo di posa è lungo e la macchina si muove, la polvere è ferma sul sensore e si muove con voi...

Controllando il file sul monitor della macchina ingrandendo al 100% noterete la presenza di puntini più o meno offuscati a seconda della grandezza delle particelle di polvere.

Pulizia:

Accendere la macchina, impostare dal menu, la funzione alza specchio.

Utilizzare un pennello a soffietto privato di setole e soffiare all'interno per rimuovere le tracce di pulviscolo più grandi, nella maggior parte dei casi, la pulizia potrebbe terminare qui, potete quindi fare un primo test di scatto per controllare.

 

Se notate di nuovo la polvere procedete di seguito:

 

 

Impostare dal menu, la funzione alza specchio.

Applicate ora qualche goccia di liquido ALCOOL ETILICO A 95° su entrambi i lati delle palettine sensor swab acquistate o autocostruite e preparate con i pac ped, (vedere i link sopra)

Passate delicatamente e lentamente, ma con decisione, la palettina sul sensore procedendo solo in un senso, per tutta la lunghezza del sensore, tenendola in riferimento contro il bordo superiore.
Girate la palettina e procedete di nuovo ad una seconda passata tenendo la palettina in riferimento sul bordo inferiore.

 

Eseguire uno scatto di test come prima per controllare la situazione, potete ripetere diverse volte la procedura, finchè tutti o quasi i puntini di polvere non siano scomparsi.

Questo è solo uno dei tanti modi per eseguire la "passata" della palettina sul sensore, in base alle necessità si può adattare il metodo alle proprie esigenze.

Video Sensor swab esempio di pulizia:

 

 

 

Un altro ingegnoso metodo di pulizia, toglie solamente la polvere, non è efficace su grasso o impronte digitali:

 

 

 

Le altre foto sono state eseguite con una Fuji S7000
 

 

 

 

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