La mia vecchia
passione per la chitarra elettrica, mi ha portato a pubblicare questa
pagina
per descrivere problemi e soluzioni che ho
incontrato
nella
costruzione di una chitarra, o meglio di un body per chitarra stile telecaster,
che spero possano essere utili a qualcuno.
La forma seducente
di questo modello di strumento, mi ha sempre affascinato, quello che
non sono mai riuscito a capire è perchè Fender così
come nessun'altro costruttore la costuisce con la leva del tremolo.
Fatta
eccezzione infatti per il modello
con Bigsby e pochi altri modelli custom,
il modello con leva non appare in nessun catalogo, questo è il motivo
principale per cui decisi
di costruirne una.
Il primo modello
lo costruì nel 1983 circa, corpo in noce, manico acquistato "Ibanez",
ponte stratocaster, un solo humbucker al
ponte "di marzio" con
circuito serie parallelo e controfase, una varietà di suoni invidiabile
anche da una stratocaster.
Dopo aver venduto
la mia creatura, ed essendomi pentito e fustigato, più volte, a distanza
della bellezza di 25 anni mi sono riproposto
lo stesso progetto, questa volta
però corpo
in
acero,
manico
squier (per
ora) pickup marca ignota, due s.c e un humbucker.
A disposizione come attrezzatura:
Trapano
Scalpelli
Levigatrice (non so se
si chiama così, quella specie di vibratore con la carta vetrata)
Martello
Calibro-Righello
Praticamente poco più di nulla, e un amico
costruttore di serramenti in legno(dici poco):
Primo problema,
trovare la materia prima:
Per riuscire
a trovare un tronco in acero ho girato mezza provincia e poi ho trovato
una segheria a pochi km da casa.
Per tutto il
resto una sola parola: EBAY
Per quanto
riguarda il manico ho preferito l'acquisto in quanto costruire il
manico è un lavoro esagerato che lascio ai liutai, quelli
veri.
Ho comunque
dovuto livellare tutti i capotasti perchè i manici economici evidentemente
non vengono controllati in questo senso.
Per informazioni
tecniche ed altro, consiglio il libro "La chitarra Moderna"
Mondadori, autore Ralph Denyer, che è una vera bibbia della chitarra elettrica.
Trovato la sezione di
tronco in acero il problema era ricavare una tavola,
secondo problema usare
un blocco unico monolite o ricavare dei listoni da incollare?
Ci sono scuole
di pensiero diverse, chi pensa che il corpo unico si possa col
tempo "aprire" per
via di crepe e però abbia un suono migliore. chi pensa invece
che il blocco incollato sia più resistente ma le giunte
interferiscano sulla propagazione delle onde sonore, chi invece
pensa che sia invece meglio anche come suono,etc.
Ho risolto il dilemma
in modo pragmatico, ci voleva meno lavoro ad usare l'asse così com'era
schivando eventuali crepe presenti, e poi l'acero non è come
l'abete che basta una crepetta per aprirsi in due!!
Sgrossatura,
non avendo
una pialla ne elettrica ne a mano la sgrossatura l'ho fatta realizzare
all'amico di cui sopra, consiglio a tutti di rivolgersi
ad un falegname per questa operazione.
Ricavare forma e disegnare sagome da
intagliare
La forma l'ho duplicata
usando un'altro corpo telecaster, ma si può fare anche usando una
foto o un illustrazione da un libro, non è importante che la forma
sia uguale, anzi se è un po' diversa è unica...
Ho disegnato, l'attaccatura
del manico, i tre fori per i pick up, la sagoma dove verrà inserito
il ponte, e sul retro la sagoma che deve alloggiare le molle della
leva del tremolo.
Il Diapason
Prima cosa da disegnare
è il punto di partenza del diapason, (cioè la lunghezza dal punto da
cui partono le corde dall'osso del manico fino al
punto
in cui
poggiano
sul ponte), questa misura varia dal tipo di chitarra, dal tipo
di manico (quindi è bene avere prima il manico). Senza entrare
nei dettagli,
si ricava da formule matematiche e per la telecaster è in genere
intorno
ai
650 mm ma varia da corda a corda.
Ho quindi sistemato il
manico in modo da misurare dove cadevano i 650mm lasciando una certa
tolleranza recuperabile in seguito a metà lavoro e comunque regolabile
di qualche millimetro con le sellette del ponte.
Fresare,
Magari!!, qui verrebbe
utile un amico con un officina meccanica o un falegname con frese
verticali, non avendo ne l'uno ne l'altro, a disposizione a breve
termine, ho deciso di fare alla vecchia maniera, con trapano, martello
e scalpelli
e
tanta
manodopera..
Per evitare che il trapano
affondi troppo nel legno, ho sistemato degli spessori infilati
nella punta dello stesso in modo che i buchi abbiano tutti la stessa
profondità desiderata.
Ho
scoperto che l'acero
è duro, più duro nel verso perpendicolare alle venature, anche più
duro del noce e si scheggia abbastanza facilmente, pertanto bisogna
fare un po' di attenzione,
specialmente
nei punti
che saranno
poi
visibili.
Sapendo
e volendo fare il body in legno naturale, cioè senza vernice coprente,
l'attenzione è dovuta essere ancora superiore.
Ogni
tanto bisogna controllare che i pick up acquistati entrino perfettamente
negli alloggiamenti creati
Creazione
dell'alloggiamento per le molle del tremolo, la misura di questo
vano, l'ho ricavata da una foto facendo delle proporzioni, comunque
c'è parecchia tolleranza, nel mio caso misura 11,5 x 7 cm.
Fase
della fresatura terminata!!, ma non è la cosa più impegnativa, la
parte più dura deve ancora venire.
Eccola....
Ritagliare la sagoma
Ho provato con il seghetto
alternativo, ma prendeva fuoco il legno e si carbonizzava, l'acero
è duro, molto duro, una sega circolare, ma è troppo pericolosa
sia per l'utente liutaio che
per il corpo in acero, ed oltretutto imprecisa.
Ho quindi utilizzato sega
a mano, togliendo parte del legno a tasselli, per riuscire a seguire
la sagoma.
Arrivato all80% del lavoro
di sagomatura, dopo qualche camicia sudata e in stato allucinatorio
mi è apparsa una visione di una sega
a bindella
dell'amico
costruttore
di serramenti di prima...
Così ho poi iniziato la fase di rifinitura
con lima grossa e poi con carta vetrata
Con
la levigatrice a carta vetrata, ho iniziato a levigare prima con
carta n. 40 poi 80 e per finire la 220, questo lavoro è bene farlo
all'aperto, nel mio caso la temperatura di 8°c ha limitato il propagarsi
sia di una infiammazzione al polso sx che l'epicondilite da liutaio improvvisato
al gomito dx.
Intanto
che il legno respirava, è bene infatti lasciarlo qualche giorno
a riposo, ho realizzato la scritta con le mie iniziali sulla paletta
del manico,
si noti anche il gruppo blocca corde, indispensabile per l'utilizzo
con la leva per non perdere l'accordatura.
Quest'ultimo è stato
creato in alluminio ritagliando una squadretta dello
spessore di 4mm che avevo tra i miei rottami, le corde vengono bloccate
a coppie con viti a brucola, la chiave (a brucola) è alloggiata sul
retro della paletta e viene tenuta da.. udite udite.. un
portafusibili quelli
da elettronici per circuito stampato da 20mm , è l'ideale.
Prova
del manico
Questa fase delicata richiede
la massima attenzione, ho utilizzato due fili, uno di lana per il mi
basso e uno di cotone grosso per il mi cantino, dopo aver montato il
ponte e sistemato i fili a mo di corde, ho trovato la posizione
del manico, e iniziato a forare il body per le viti che reggono
il manico, è questo anche il momento di controllare il diapason.
Dopo aver constatato che
tutto andava bene ho iniziato a forare rifacendo le prove foro
dopo foro.
Montato
il manico ho messo le corde quelle vere, e provato l'intonazione,
ho notato un action troppo bassa e un
inclinazione del manico rispetto al corpo poco accentuata, ho quindi
dovuto ritoccare con scalpello e carta vetrata l'alloggiamento che
ospita il manico.
Una volta fatte le modifiche,
l'action era buona ma il manico non si inseriva più bene o meglio
si inseriva troppo bene tanto che c'era
troppa aria nella parte della spalla, per farla breve ho dovuto aggiungere
una minuscola zeppa in legno incollandola dove c'era troppa aria, per
incollarla ho dovuto smontare il manico creare la zeppa alla perfezione,
ho impiegato
due ore con mola e carta vetrata poi inserirla riempita di colla con
il manico rimontato ed attendere l'asciugatura della colla, rismontare
il manico e rifinire la zeppa adeguandola al body, alla fine però
la "pezza" è risultata invisibile.
Verniciatura
Finalmente si vernicia,
anche qui ho cercato prima informazioni in rete e poi ho chiesto
a falegnami vari, infine ho chiesto consiglio al colorificio, poi
sono tornato a casa ho usato un po' del mio cervello, (la parte
che ancora non mi ha abbandonato del tutto)e ho deciso per una soluzione,
la seguente.
Fondo trasparente per
legno e Flatin lucido come finitura.
Il legno andrebbe verniciato
a gommalacca, ma siccome la gommalacca non protegge da urti (piccoli)
e graffi a cui è sottoposta normalmente una chitarra, ho deciso per
la soluzione esposta usando però la tecnica della verniciatura coprente
e cioè:
Mano di fondo e lasciare
asciugare (6ore)
Carteggiare con carta
220
Mano di fondo e lasciare
asciugare (6ore)
Carteggiare con carta
220
Mano di fondo e lasciare
asciugare (6ore)
Carteggiare con carta
220
Finitura con Flatin
e lasciare asciugare (3ore)
Carteggiare con carta
1400 ad acqua
Finitura con Flatin
e lasciare asciugare (3ore)
Carteggiare con carta
1400 ad acqua
Finitura con Flatin
e lasciare asciugare (3ore)
Carteggiare con carta
1400 ad acqua
Si ottiene così una superficie
resistente, lucida e liscia come la pelle di un neonato.
Montaggio
di tutti gli elementi
Iniziato il montaggio
di ponte e manico mancava ancora la mascherina battipenna, qui
ho perso due settimane per cercare un materiale che
potesse andare bene ma che non ho trovato.
Ho acquistato quindi un
pezzo di faesite, quella specie di cartone pressato che sembra
formica, ma lavorandolo mi ha disgustato per la povertà del materiale
e ho lasciato perdere, la formica invece andrebbe bene ma si scheggia
ed è meglio
evitare,
il problema era che doveva essere alta 2 mm ma trovavo materiali alti
3 mm ho pensato all'alluminio
ma
ho
paventato
che potesse poi provocare qualche risonanza metallica, non so se
è un caso ma non l'ho mai visto usare da nessun costruttore di chitarre.
Nella foto dima in
carta e primo prototipo in faesite
Poi guardandomi
in giro nel mio studio fotografico ho trovato un foglio in plexiglass
opalino bianco che uso per certe
foto, spessore 2mm!!, l'ho sacrificato senza pensarci troppo, dopo
due giorni avevo il mio battipenna, sagomato e ritagliato con traforo,
carteggiato e verniciato di nero.
Volendo poi
ottenere una lucidatura super ho pensato di carteggiare con carta
vetrata 1400 ad acqua, ma qui, vuoi per il tipo di materiale, vuoi
per la precedente carteggiatura, il risultato è stato un inaspettata
texture tipo pelle, spettacolare, che ho lasciato così come venuta.
Saldature impianto elettrico
Usare un asciugamano per
proteggere il corpo da schizzi di stagno o pasta(salda) mentre
si eseguono le saldature
Ho utilizzato un selettore
a 5 posizioni (quello delle stratocaster), quindi ottenendo
Solo hubucker
humbucker + sing. coil
centrale
solo sing. coil
centrale
sing. coil centrale + sing.
coil manico
solo sing. coil manico
Il suono è molto bello
e vario va dal jazz al rock blues e la seconda combinazione produce
un suono funky nasale.
Fresca
di assemblaggio, ho poi dovuto aumentare l'inclinatura del manico
inserendo una listarella di impellicciatura
in acero, sotto il manico stesso,
di 6mm x45mm (da manuale fender) alta 3-4 decimi.
Regolata infine l'action
e risistemando un paio di capotasti friggienti ho potuto dire