Misurare la costante di Planck

Esperimento per le scuole superiori

calcolo costante di planck

La costante di Planck ci dice come l'energia e la lunghezza d'onda di ogni quanto di luce siano in relazione tra di loro e il suo valore equivale a: 6.62607015×10−34 JxS

Determinazione della costante h di Planck

Questo metodo consiste nel determinare la tensione minima necessaria per "abbattere" la regione di svuotamento nella giunzione PN dei LED, ovvero teoricamente l'energia minima necessaria per emettere un singolo fotone o quanto di luce.
La scoperta che la luce viene emessa a pacchetti discreti e non in modo continuo arriva dal fisico tedesco Max Karl Planck (1858–1947) che per spiegare la distribuzione degli spettri luminosi aveva timidamente introdotto una costante. Questo artificio matematico corrisponde a una realtà fisica che ha gettato le fondamenta per la nascita della fisica quantistica.

energia dei pacchetti di onde (1a)

La famosa formula scritta sopra mostra che l'energia di un quanto di luce equivale alla sua frequenza (nu, si può indicare anche con f) moltiplicata per la costante di Planck h, siccome la frequenza di un onda equivale all'inverso del periodo della frequenza stessa e dato che il periodo di un onda è equivalente a: lunghezza d'onda (lambda)/velocità della luce (c), la 1a si può scrivere come:

energia dei pacchetti di onde (1b)

La tensione (Va) di "attivazione" necessaria per superare la regione di svuotamento di una giunzione PN, in modo che un elettrone si combini con una lacuna ed emetta un pacchetto di energia è anch'essa proporzionale alla costante di Planck secondo la relazione:


energia dei pacchetti di onde (2)

Va quindi dipende dal rapporto tra l'energia del fotone (Eph) e la carica dell'elettrone (e), sommato a una costante (phi/c) che è una caratteristica del materiale semiconduttore dei diodi LED . L'esperimento si fonda su tale relazione ipotizzando che la costante (phi/c) sia uguale per qualsiasi LED di qualsiasi colore (entro un certo margine di errore trascurabile).
Se alla 2 si sostituisce Eph con la 1a si ottiene:

energia dei pacchetti di onde (3)

Tuttavia per l'equivalenza riportata in precedenza:

energia dei pacchetti di onde (1)

Si può usare la 1b e la 3 si può scrivere così:

energia dei pacchetti di onde (4)

Per semplificare possiamo identificare la costante phi/c come incognita k:

energia dei pacchetti di onde (5)

Appare evidente che questa è l'equazione di una retta infatti se y = Va e x=1/lambda, il rapporto hc/e non è altro che il coefficiente angolare della retta (vedi immagine della lavagna nel paragrafo seguente). L'unico problema è che la costante k è sconosciuta ma siccome è uguale per qualsiasi LED o lunghezza d'onda, la possiamo trascurare.
Il punto focale dell'esperimento in sostanza è trovare il coefficiente angolare da cui si può ricavare h dato che sia c, sia e sono noti. Per fare questo è necessario tracciare un grafico e avere a disposizioni LED di diversa lunghezza d'onda, in modo che i dati sul grafico siano quanti più possibile.

Materiale necessario per l'esperimento:

  • LED di diverso colore
  • Amperometro/multimetro
  • Voltmetro/multimetro
  • Alimentatore
  • Potenziometro 2.2 - 4.7 kOhm
  • Spettrometro (opzionale)
Altro
  • Foglio di calcolo
  • Strumento online o software per determinare la regressione lineare semplice
  • Calcolatrice

Parte sperimentale

L'esperimento si può perciò dividere in due parti, la prima riguarda la misura di Va e la seconda riguarda il calcolo per determinare h.

Prima parte

A ogni LED bisogna collegare un voltmetro in parallelo e un amperometro in serie a un potenziometro usato come partitore di tensione, il tutto collegato a un alimentatore di tensione o a una batteria da 9V (vedere immagine sotto).

Si parte con il potenziometro al massimo valore ohmico e da un valore di tensione in cui la corrente Ia nel LED sia zero (non bisogna superare i 3V altrimenti il LED brucia), poi si procede ad alimentare il LED per step a frazione di volt, es ogni 0.05V e si segna su un foglio di calcolo il valore di corrente corrispondente.

Alla fine si deve ottenere un grafico in cui sull'asse x si ha la tensione e sull'asse y la corrente. Il passo successivo è quello di determinare il ginocchio della funzione, ovvero dove il LED inizia ad emettere luce ( Va) e dove la funzione non è lineare (dove per valori di tensione successivi inizia la linearità). Questo si può ottenere trovando la regressione lineare semplice, sia graficamente, sia la sua funzione (NON utilizzare excel), a tale scopo esistono anche dei tool online (Regressione lineare).

energia dei pacchetti di onde

Il punto del ginocchio ( Va) si può determinare graficamente, oppure tramite analisi matematica. La retta della regressione lineare intersecherà una retta determinata tra due punti del grafico, quindi tra questi due punti si può calcolare la retta passante e poi il punto di intersezione tra le due rette (quella della regressione e quella tra i due punti considerati), tale punto ci indicherà il valore esatto di Va.

La retta passante per due punti si determina con l'equazione:

energia dei pacchetti di onde

Per ottenere tale funzione ci sono anche dei comodi tool online ( Qui oppure qui).
Ottenuta la funzione della retta si trovano le coordinate del punto di intersezione tra le due rette facendo un sistema canonico di sostituzione a due funzioni, il valore di x di tale punto è il valore di Va relativo al LED misurato in precedenza.

Seconda parte

Dopo aver fatto le misure per ogni LED e quindi aver trovato i vari valori di Va relativi ai LED a disposizione si prepara un nuovo grafico, in cui sull'asse y vengono riportati i valori di Va in funzione dell'inverso delle lunghezze d'onda relative ai vari LED, quest'ultimo valore da indicare sull'asse delle ascisse. Il dato della lunghezza d'onda di emissione dei LED si può trovare anche sui datasheet in internet, ma se si vuole - e si ha la possibilità - si può misurare direttamente con uno spettrometro ottico come attività supplementare.

Da questo ultimo grafico bisogna ricavare di nuovo la regressione lineare, il cui coefficiente angolare della retta risultante corrisponde al rapporto hc/e, dal quale è facilmente ricavabile il valore della costante di Planck h.

Esempio di calcolo

Come detto in precedenza i valori di Va per ogni LED si possono ricavare benissimo anche per stima grafica, di seguito però vediamo un esempio di calcolo analitico che può essere utile a proff che vogliano ampliare il lavoro sull'esperimento.

Prendiamo il LED giallo come esempio che poi andrebbe ripetuto per tutti i LED. Dopo aver trovato i valori di tensione e corrente si può iniziare a tracciare il grafico (anche tramite excel, il quale invece non va usato per trovare la funzione della regressione lineare - la retta tracciata da excel sembra corretta ma la sua funzione per qualche motivo che mi sfugge non lo è).

grafico LED giallo

Di seguito meglio andare su GraphPad (o latro software di analisi) per trovare la regressione lineare (GraphPad online) inserendo i valori di tensione per le x (1.65 1.7, 1.75, 1.8, 1.85, 1.9, 1.95, 2, 2.05, 2.1) e i valori di corrente per le y (0 0.01, 0.03, 0.07, 0.18, 0.5, 1.25, 3, 6.6, 14). Lo strumento restituisce un grafico e una serie di dati analitici, la cosa importante è vedere dove la retta passa nel grafico e copiare l'equazione della retta (in questo caso: y = 23.13x - 40.81).

regressione lineare grafico LED giallo

A questo punto per trovare il punto esatto di intersezione tra il grafico e la retta passante, un metodo è quello di calcolare la funzione della retta passante per i due punti del segmento in cui passa la retta della regressione, in questo caso tra il terzo e quarto punto, cioè le coppie 1.75, 0.03 e 1.8, 0.07.

Se si trova la retta passante per questi due punti poi si può trovare il punto di intersezione tra le due rette.

Il risultato utilizzando uno dei tool online visti in precedenza ( Retta per due punti ) indica la funzione: y = 0.8x -1.37

retta per due punti

Ora si risolve il sistema tra le due equazioni per trovare il punto di intersezione:
y = 0.8x -1.37 (1)
Y = 23.13x -40.81 (2)
Dalla 1 si ha x=y/0.8 +1.71 sostituendo la x nella 2 si ottiene y=0.045 e sostituendo questo valore di y nella 1 si ha x=1.76.

Quindi il punto di intersezione tra le due rette ha coordinate x = 1.76 e Y = 0.045, la x è il valore cercato di Va relativo al LED giallo ovvero 1.76V.

Passaggio finale per determinare la costante di Planck

A questo punto su un foglio di calcolo si possono indicare le lunghezze d'onda dei vari LED in funzione dei valori di tensione Va relativi a ogni LED. Lo scopo è tracciare l'ultimo grafico dove x = 1/lambda e y = Va. Questi dati vanno di nuovo utilizzati per determinare la regressione lineare tramite il metodo usato in precedenza (tool online o altro), la funzione della retta risultante nel nostro caso è y = 1182x -0.2997, quindi 1182 è il coefficiente angolare ovvero il rapporto hc/e, da notare che sono stati utilizzati nm per la lunghezza d'onda quindi il valore va corretto moltiplicando per 10-9. Da questo valore si può calcolare h=me/c
e = 1.602176634 × 10−19 coulomb
c = 299 792 458 m / s
m = 1182 × 10−9
da cui risulta h = 6.308x10-34 che si può confrontare con il valore atteso: 6.62607015×10−34 (J s, ovvero kg m2/s2 s, ovvero kg m2 s-1)

The end

Lettura suggerita: https://www.scienceinschool.org/2014/issue28/planck

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